Quando sono indecisa su che fare, interrogo i sogni. Principalmente, ma non solo, quando ho qualche patema sentimentale. E i sogni a volte rispondono: attraverso storie, immagini, connessioni. Mi spingono a prestare attenzione ai dettagli, a quei particolari che scivolano tra le dita, ma che puntano al cuore delle situazioni, anche di quelle nate da una conoscenza online.
Mai capitato di pensare, di fronte a una frase scritta in chat o detta nel corso di una conversazione al telefono, di una frequentazione, di una uscita, “Mmmm questa non mi è nuova”, “Roba già sentita”, “Ancora ’ste fesserie?”. Una sorta di “Déjà vu” poco piacevole. Oggi analizzo alcune frasi ricorrenti e provo a tradurle, per me e per voi.
Indecis* su quale sito o app per incontri utilizzare? Questo articolo fa per voi. Vi spiego come si presentano e come funzionano le principali piattaforme. Vi racconto del mio incontro con Michele su Adotta un ragazzo, di quando sono stata bannata da Meetic, della mia esperienza su Tinder e molto altro.
Non potrei certo dirmi una feticista delle scarpe (o dei piedi). C’è un paio di sandali che tengo però vicini al cuore. Sono sandali che ho amato tanto da portarli con me in alcuni momenti topici, anche delle conoscenze chattare, e che ancora di più ho amato perché in quei momenti ci sono stati.
Ho 40 anni e resterò sola. Single. Zitella, come si usava dire ai tempi. Perché tutta questa sicurezza? Perché ho fatto troppo mia, da sempre, e sempre di più, l’arte del lasciare andare. Lo spiega anche Luca Mazzucchelli, psicologo, che la scimmia resta intrappolata con la mano nella noce di cocco, se non lascia andare la banana nascosta dall’astuzia dei cacciatori…
Sempre meglio non porsi aspettative inutili. Ma prima di un appuntamento al buio è quasi impossibile non cercare di immaginarsi come sarà l’altro*. Ecco alcuni ‘casi’ in cui mi sono imbattuta a un primo appuntamento…